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Nella circolazione stradale può accadere di avere un incidente si possono sentire dire che la riparazione è antieconomica e quindi, riceverai un risarcimento pari al valore del mezzo. Si sa, incidenti stradali succedono e malauguratamente può capitare che la propria vettura subisca un grave danno strutturale, sia di carrozzeria che di meccanica oltre agli organi di sicurezza. Questo  potrebbe comprometterne la riparabilità in quanto l’auto è “datata” ed ha un certo valore di mercato; questo in termini tecnici viene definito “riparazione antieconomica” .

Si definisce riparazione antieconomica di un’auto tutte le volte che l’ammontare preventivato del danno subito, supera abbondantemente il valore del mezzo stesso al momento dell’evento.

  1. Immaginiamo che io possieda una vettura che al momento del sinistro aveva un valore commerciale di € 2.000,00.
  2. Ho subito un danno preventivato in € 6.000,00.
  3. Ovviamente questa somma supera abbondantemente il valore del bene in mio possesso e quindi la riparazione è antieconomica.

Molti pensano che questo non sia giusto in quanto per il possessore la sua auto faceva un servizio equiparabile ad una vettura di valore superiore. Intanto, se prendiamo in considerazione che, il danneggiato al  momento dell’incidente aveva una vettura di € 2.000,00. Perciò deve poter avere una vettura di analogo valore in quanto per l’auto su mercato tale è il valore.

Si può capire il malcontento delle persone danneggiate. Ma, la “regola”, se la andiamo ad analizzare fuori dai nostri casi personali, un suo senso ce l’ha.

La Base del Risarcimento su Riparazione Antieconomica

La riparazione antieconomica si base su principio dell’art. 2058 del codice civile al comma primo (Risarcimento in forma specifica). La legge riconosce il diritto del danneggiato di essere risarcito, ma solamente se la non risulta troppo costoso.

“Il danneggiato può’ chiedere la reintegrazione in forma specifica, qualora sia in tutto o in parte possibile.Tuttavia il giudice può’ disporre che il risarcimento avvenga solo per equivalente, se la reintegrazione in forma specifica risulta eccessivamente onerosa per il debitore”. Art.2058 c.c.

L’applicazione della legge intanto cerca di togliere dal giro del mercato del risarcimento assicurativo un giro di possibili truffatori. Gli eventuali truffatori potrebbero acquistare una vettura datata e malandata, dopo un incidente presentare un preventivo gonfiato al fine di ottenere un risarcimento non congruo. Ma nel frattempo fare demolire il mezzo per compra un’altro e continua così in modo da ottenere guadagni ed utili netti.

Quando il Valore del Veicolo è Inferiore alle Spese per la Riparazione

Nel mio lavoro capita spesso di trovare persone che sono scontente con il risarcimento antieconomico. Nonostante la situazione sia del tutto comprensibile e capisco le difficoltà in cui queste persone si trovano, le regole sono chiare.

Supponiamo che hai un’auto che vale €2000,00  ed a causa di un incidente stradale subisce danni ingenti, è pari al valore del veicolo ossia € 2000,00. Quindi con quel risarcimento dovrebbe potersi ricomprare un’auto analoga (modello e condizioni) a quella che aveva riportandosi quindi nelle condizioni ante incidente. Purtroppo non si tiene in considerazione il fatto che probabilmente il danneggiato non riuscirà a comprare un auto con questa cifra. Cinico ma ineccepibile.

La teoria sta in quel condizionale, ed è lì che verte la discussione ma la colpa non è della regola ma delle quotazioni di mercato che spesse volte sono irreali.
Il danneggiato dice che la tua auto, del valore di € 2.000,00,  fa lo stesso servizio di una da €15.000,00, ma perché non da € 35.000,00 ? Ti porta da un luogo ad un’altro con il confort e gli accessori che a te servono e bastano, come farebbe un’auto da € 15.000,00 ma anche da € 35.000,00. Il problema è che per il mercato quell’auto vale sempre e comunque €.2.000,00.
Il valore che hai in mano è quello, quel che tu ne fai è ininfluente. Se qualcuno te ne causa la perdita, il risarcimento della compagnia assicurativa che ne deriva non potrà che essere pari al valore che hai perso.

Quale sono le Soluzioni?

Se proprio si vuole sistemare il proprio mezzo recarti presso ad un riparatore e fai una lista di ricambi. O pure cerchi su mercato quelli di concorrenza e/o usati. In questo modo si può abbattere i costi ed ottenere una riparazione in economia. In tal senso se la riparazione sarà ad esempio di € 3.000,00 a fronte del valore dell’auto di € 2.000,00. La compagnia assicurativa vista la buona fede ed impegno intrapreso dal danneggiato, andrà sicuramente a pagare il danno.

Come si Calcola Il Risarcimento su Riparazione Antieconomica?

in sostanza la liquidazione dovrà essere la somma di queste voci:

Nel caso in cui non sia fattibile possibile riparare il mezzo danneggiato non resta altro che far demolire la propria vettura ma tener presente che oltre al valore del mezzo al momento dell’evento la compagnia dovrà risarcire anche altre spese avendo cura di non farsi detrarre alcuna spesa di relitto auto;

  • valore ante sinistro auto;
  • spese nuova immatricolazione di vettura di pari cilindrata e KW.;
  • spese soccorso e deposito se documentate;
  • spese bollo non goduto;
  • eventualmente anche spese sosta per reperire nuova auto analoga su mercato (quantificata in una settimana lavorativa).

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by surang on https://www.flaticon.com/authors/surang

by B. Stelvio, Studio Biondi.