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Pneumatici Invernali o Estivi? Quali Scegliere?

Pneumatici Invernali o Estivi? Quali Scegliere?

Anche se i pneumatici invernali stanno diventando sempre più popolari in Italia, molti automobilisti ancora fraintendono esattamente a cosa servono. Inoltre non è facile decidere tra pneumatici invernali, pneumatici estivi e pneumatici per tutte le stagioni. Quale scegliere?

Certo sarebbe bello poter contare su un solo tipo di pneumatico che potrebbe essere usato tutto l’anno senza l’inconveniente di doverlo sostituire con il mutare delle stagioni. Ma come spesso accade ci troviamo di fronte a varie scelte che richiedono ulteriori valutazioni.

Continua a leggere prima di decidere quale pneumatico scegliere.

Posso girare con pneumatici estivi durante l’inverno?

Non sono solo i periodi di forte nevicata e ghiaccio a portare condizioni di guida pericolose sui percorsi stradali. Le basse temperature possono influire sulle prestazioni della tua auto. Lunghe ore di buio e pioggia, umidità e nebbia rendono anche la guida invernale meno sicura.

Date queste condizioni, non sorprende che la maggior parte delle richieste di risarcimento per incidenti stradali avvenga durante i mesi invernali. Pertanto, la scelta degli pneumatici giusti è fondamentale per evitare incidenti stradali e per garantire la propria sicurezza.

Il 16 gennaio 2013 il Ministero dei trasporti ha emesso una direttiva con lo scopo di uniformare le ordinanze, sia per quanto riguarda la validità temporale sia per il dettaglio delle disposizioni. In particolare, il periodo in cui vanno prescritte le gomme invernali o le catene a bordo deve andare dal 15 novembre al 15 aprile. Come segue ai sensi dell’articolo 6,  comma  4, lettera e), del decreto legislativo n. 285/1992,  prescrivere  che  i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote  e  i  motocicli, siano muniti di pneumatici invernali ovvero  abbiano  a  bordo  mezzi antisdrucciolevoli idonei alla marcia su neve e ghiaccio.”

Il mancato rispetto della legge prevede una penalità che varia tra 85 e 338 euro. 59,50 euro se invece effettua il pagamento entro il quinto giorno.

In caso di ordinanze specifiche in vigore sulle strade urbane, la penale va da un minimo di 41 euro a un massimo di 169 euro. 28,70 euro per i pagamenti entro il quinto giorno.

Qual è la differenza tra pneumatici estivi e pneumatici invernali?

Le differenze tra i pneumatici estivi e gli invernali sono concentrati nel battistrada.

  • Le gomme estive hanno tasselli pieni, senza intagli, così da risultare rigidi e trasmettere senza ritardi i comandi dello sterzo.
  • Le gomme invernali, invece, si riconoscono a colpo d’occhio perché la scolpitura è disseminata di lamelle. Inoltre hanno dei sottili intagli che formano così numerosissimi spigoli che fanno presa sulla neve.

Non si distingue a vista, invece, la mescola, che è più morbida rispetto a quella dei battistrada estivi. La mescola si mantiene elastica anche alle basse temperature, conservando una buona aderenza

Quale sono le caratteristiche dei pneumatici estivi 

pneumatici estivi

I pneumatici estivi hanno una tassellatura/scanalatura vicina, tasselli bassi e non vi sono lamellature o tagli per ridurre al minimo il rischio di aquaplaning. Questo garantisce una migliore aderenza, sia longitudinale che trasversale, con temperature calde e sia su fondi asciutti che bagnati.

I pneumatici estivi offrono prestazioni migliori su tutti i fronti durante i mesi estivi. Presentano una mescola relativamente dura che si ammorbidisce con le temperature più miti. Questo avviene per potersi adattare sia a fondi asciutti che a fondi bagnati. Attraverso lo sfregamento sull’asfalto le gomme si scaldano e hanno una migliore aderenza sulla strada.

Le caratteristiche dei pneumatici invernali  

pneumatici invernali

I pneumatici invernali hanno tassellatura e scanalature più larghe e profonde, la tassellatura è lamellata. Questi tasselli in circolazione con lo sfregamento sul manto stradale fa muovere le lamelle che sfregandosi tra loro aumentano la temperatura della gomma. Ciò fa si che sia più difficile arrivare ad una temperatura di congelamento, quindi adatta anche a basse temperature garantendo un’aderenza ottimale al manto stradale.

La mescola di questi pneumatici è formata da una quantità maggiore di gomma naturale, sono adatta per lavorare a basse temperature. L’attrito sul manto stradale le porta a temperatura più alta di quella del manto stradale, perciò l’eventuale neve e ghiaccio non appiccichi alla gomma.

In sintesi i  pneumatici invernali sono progettati per la guida invernale sulla neve o le basse temperature e non sono adatti per la guida estiva.

Pneumatici 4 Stagioni  vantaggi e svantaggi.

La scelta dello pneumatico per tutte le stagioni è un compromesso. In quanto questo tipo di pneumatico incorpora le caratteristiche che si trovano negli pneumatici invernali e le caratteristiche che si trovano negli pneumatici estivi. Purtroppo non rappresentano una valida alternativa per tutti.

I pneumatici 4 stagioni o four season sono una via di mezzo degli altri due pneumatici. Hanno una tassellatura simile ad una gomma estiva ma il tassello è comunque lamellato anche se meno lavorato di uno invernale.

Questo tipo di pneumatico funziona bene ma è consigliabile se si hanno percorrenze non superiori ai km.12.000 annui, percorribili in città, superstrade, autostrade ecc..

Pro e Contro

Gli pneumatici 4 stagioni possono essere utilizzati tutto l’anno, senza correre il rischio di infrangere la legge.

Sebbene i pneumatici 4 stagioni siano sicuri sulle strade durante il periodo estivo, non sono considerati troppo efficienti su neve e ghiaccio come lo sono gli pneumatici invernali.

Indubbiamente è meno costoso avere pneumatici 4 stagioni. Ma bisogna considerare diversi fattori come l’area in cui si vive ed il tipo di percorso stradale che si percorre abitualmente.

Danni Auto Eventi Atmosferici, Come Funziona?

Danni Auto Eventi Atmosferici, Come Funziona?

Danni Auto da Eventi Atmosferici – Grandine

Tra gli eventi atmosferici più temuti dall’automobilista c’è la grandine che può causare anche ingenti danni alle lamiere della vettura. In questo periodo dell’anno a causa del cambio repentino del clima estivo si possono manifestare diversi eventi atmosferici.

Se ciò dovesse accadere la prima cosa che dovete fare è assicurarvi di avere una polizza assicurativa che copra questa tipologia di danno altrimenti il tutto andrà ad incidere fortemente sul bilancio familiare.

Se avete una polizza assicurativa a copertura della grandine la prima cosa da fare è aprire la denuncia presso la vostra agenzia, consigliando anche di allegare una copia di una pagina di un quotidiano che riportava le notizie dell’evento.

Una volta fatto questo, il danneggiato dovrebbe affidarsi a degli esperti in quanto vi sono due tipologie di riparazione eseguibili a seconda della gravità dei bozzi di chicchi di grandine.

Riparazione a “Freddo”

Se la grandine ha causato sulla carrozzeria della vostra autovettura dei bozzi medio piccoli si può intervenire con una riparazione a “freddo” detta anche dei levabolli. Specialisti che con l’ausilio di alcune leve particolari lavorano la lamiera fino a farla tornare allo stato originale senza poi bisogno della verniciatura, con una piccola lucidatura non si vedrà nulla della riparazione.

Riparazione Tradizionale

Ove invece la grandine abbia causato dei bozzi di medio/grave intensità e dimensione bisogna intervenire con una riparazione tradizionale.

Questa può essere fatta in due fasi; una prima fase ove i levabolli lavorano le parti scatolate o verticali (vedi montanti, porte, parafanghi) per dare una “sgrossata” al danno. Poi il carrozziere dopo aver smerigliato queste parti applicherà tutto il ciclo completo di verniciatura.

Alcuni lamierati come cofani anteriori e tetti soffrono più degli altri la grandine di grosse dimensioni e con numerosi chicchi. Nella maggior parte delle volte se ne consiglia la sostituzione in quanto è difficile lavorare questo tipo di lamierato.

Quanto mi Costa Riparare i Danni da Grandine?

La riparazione di danni eventi atmosferici specialmente da grandine ha un costo elevato. Quando preventivamente il danneggiato ha una polizza assicurativa verrà risarcito, detratto naturalmente della franchigia o scoperto presente nella vostra polizza.

Alcune compagnie assicurative hanno convenzioni con riparatori autorizzati e convogliando la riparazione presso di essi. In questi casi lo scoperto può venir dimezzato ed in alcuni casi anche annullato.

Eventi Atmosferici- Caduta Alberi,Rami Ecc.

Danni eventi atmosferici con caduta alberi

E’ sempre più frequente periziare mezzi che hanno subito danni da eventi atmosferici dovuto alla caduta di alberi o grossi rami. Succede sempre più spesso in Italia dovuto al maltempo causato da grosse piogge, forte vento, trombe d’aria.

Se l’albero di piccolo o medio/grande fusto cade su un’automobile può provocare ingenti danni ed in alcuni casi anche la distruzione del mezzo.

Ma chi Paga i Danni da Eventi Atmosferici?

Andando per ordine, se il danneggiato ha stipulato una polizza con copertura per danni da eventi atmosferici, dovrà fare l’apertura del sinistro. Successivamente verrà risarcito del danno detratto dello scoperto che le condizioni contrattuali contengono.

In caso contrario vale la responsabilità del proprietario dell’area sulla quale si trova l’albero caduto. Generalmente si fa riferimento all’art.2051 del codice civile il quale stabilisce: “Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito” .

Quindi se l’albero si trova in una pubblica via il responsabile sarà il Comune che ne cura la dovuta manutenzione. Se invece dovessi trovare in strada urbana o extraurbana il responsabile sarà da ricercare tra Regione, Provincia, Anas ecc..

Se l’albero si trova in un’area privata, in un giardino di un’abitazione o condominio, la responsabilità del pagamento dei danni ricade sul proprietario. Se il proprietario non dovesse avere un’apposita assicurazione dovrà rifondere di tasca propria i danni cagionati che possono essere sostanziosi.

Cosa Fare dopo Aver Subito Danni da Eventi Atmosferici danno?

Ci troviamo di fronte a sempre più frequenti danni da caduta di rami o addirittura alberi. Questo può avvenire non solo a causa di forte vento ma anche di copiosa neve, abbondante pioggia. Un’altro fattore è la cronica e scarsa manutenzione degli alberi da parte delle autorità locali ed alle volte anche dei privati,

Il danneggiato dovrà inviare una raccomandata di diffida a richiesta danni al gestore dell’area. Si consiglia di allegare fotografie del luogo e dell’evento. Inoltre una buona descrizione del fatto, gli estremi del danneggiato e/o proprietario e se possibile anche preventivo che ne certifichi i danni.

Se come sopra citato l’area è privata bisogna informarsi con il proprietario dell’immobile. Se possiede una polizza assicurativa a copertura di tali eventi, altrimenti il medesimo dovrà rifondere i danni di tasca propria. Anche qui bisogna inviare raccomandata di richiesta corredata di foto, descrizione e dati personali.

Eventi Atmosferici – Alluvione

Piogge intense, acquazzoni, possono causare alluvioni e/o innalzamento dell’acqua sulla sede stradale urbana. Questo può causare danni anche alle automobili in transito o in sosta nelle nostre città.

Identificare elementi  che  hanno causato l’allagamento stradale è importante al fine di farsi risarcire il danno subito.

Tra le più comuni cause di allagamento possiamo trovare:

  • La mancanza strutturale o nel cattivo funzionamento di un normale sistema di smaltimento delle acque reflue. In questi casi  chi deve risarcire il danno è l’ente proprietario della strada o del sistema idrico canalare fluviale.
  • L’intasamento cronico da foglie e sporcizia dei chiusini, la mancanza del collegamento della strada al sistema fognario, la mancata pulizia dei canali di bonifica
  • L’inadeguatezza degli argini del fiume a contenere un normale innalzamento del livello dell’acqua. Come anche la semplice mancanza sul posto di una segnaletica che metta in guardia sul pericolo di allagamento del tratto. Sono elementi che qualora dimostrati possono farci propendere per una richiesta danni ai danni dell’amministrazione comunale.

Come Essere Risarcito per il Danno Subito?

Per non risarcire questi eventi meteorologici il comune deve dimostrare il “Caso Fortuito”. Ossia che l’evento era imprevedibile ed inevitabile e così intenso che se anche la manutenzione fosse stata eseguita periodicamente e scrupolosamente i danni si sarebbero comunque verificati.

Il danneggiato, dovrà inviare una raccomandata di diffida a richiesta danni al gestore della strada per essere risarcito.

La documentazione per la richiesta danni deve essere correlata di fotografie del luogo e dell’evento. Una buona descrizione del fatto, verbale di intervento Vigili del Fuoco, forze dell’ordine ecc. Gli estremi del danneggiato o del  proprietario e se possibile anche preventivo che ne certifichi i danni.

Quale danni può Avere Subito la Vettura post Alluvione?

  • Sistema elettrico; se il livello dell’acqua raggiunge il motore questa può danneggiare le centraline con ripercussione su tutto il sistema elettrico.
  • Cattivi odori causati da ristagni d’acqua su tappezzeria e muquette all’interno del veicolo, difficile da eliminare.
  • Motore danneggiato; in alcuni casi circolando con acqua al livello del motore questa si può infiltrare nel medesimo danneggiatolo seriamente.

Posso Riparare L’Auto?

Prima di riparare i danni subiti bisogna tenere ion considerazione l’entità e la gravita del danno subito.

Se i danni superano il valore commerciale dell’auto si verrà rifusi solamente del valore ante sinistro del veicolo. in quanto la riparazione si considera antieconomica.

Si definisce riparazione antieconomica di un’auto tutte le volte che l’ammontare preventivato del danno subito, supera abbondantemente il valore del mezzo stesso al momento dell’evento. Per sapere di più segue il link.

Cos’è il Risarcimento su Riparazione Antieconomica?

Cos’è il Risarcimento su Riparazione Antieconomica?

Nella circolazione stradale può accadere di avere un incidente si possono sentire dire che la riparazione è antieconomica e quindi, riceverai un risarcimento pari al valore del mezzo. Si sa, incidenti stradali succedono e malauguratamente può capitare che la propria vettura subisca un grave danno strutturale, sia di carrozzeria che di meccanica oltre agli organi di sicurezza. Questo  potrebbe comprometterne la riparabilità in quanto l’auto è “datata” ed ha un certo valore di mercato; questo in termini tecnici viene definito “riparazione antieconomica” .

Si definisce riparazione antieconomica di un’auto tutte le volte che l’ammontare preventivato del danno subito, supera abbondantemente il valore del mezzo stesso al momento dell’evento.

  1. Immaginiamo che io possieda una vettura che al momento del sinistro aveva un valore commerciale di € 2.000,00.
  2. Ho subito un danno preventivato in € 6.000,00.
  3. Ovviamente questa somma supera abbondantemente il valore del bene in mio possesso e quindi la riparazione è antieconomica.

Molti pensano che questo non sia giusto in quanto per il possessore la sua auto faceva un servizio equiparabile ad una vettura di valore superiore. Intanto, se prendiamo in considerazione che, il danneggiato al  momento dell’incidente aveva una vettura di € 2.000,00. Perciò deve poter avere una vettura di analogo valore in quanto per l’auto su mercato tale è il valore.

Si può capire il malcontento delle persone danneggiate. Ma, la “regola”, se la andiamo ad analizzare fuori dai nostri casi personali, un suo senso ce l’ha.

La Base del Risarcimento su Riparazione Antieconomica

La riparazione antieconomica si base su principio dell’art. 2058 del codice civile al comma primo (Risarcimento in forma specifica). La legge riconosce il diritto del danneggiato di essere risarcito, ma solamente se la non risulta troppo costoso.

“Il danneggiato può’ chiedere la reintegrazione in forma specifica, qualora sia in tutto o in parte possibile.Tuttavia il giudice può’ disporre che il risarcimento avvenga solo per equivalente, se la reintegrazione in forma specifica risulta eccessivamente onerosa per il debitore”. Art.2058 c.c.

L’applicazione della legge intanto cerca di togliere dal giro del mercato del risarcimento assicurativo un giro di possibili truffatori. Gli eventuali truffatori potrebbero acquistare una vettura datata e malandata, dopo un incidente presentare un preventivo gonfiato al fine di ottenere un risarcimento non congruo. Ma nel frattempo fare demolire il mezzo per compra un’altro e continua così in modo da ottenere guadagni ed utili netti.

Quando il Valore del Veicolo è Inferiore alle Spese per la Riparazione

Nel mio lavoro capita spesso di trovare persone che sono scontente con il risarcimento antieconomico. Nonostante la situazione sia del tutto comprensibile e capisco le difficoltà in cui queste persone si trovano, le regole sono chiare.

Supponiamo che hai un’auto che vale €2000,00  ed a causa di un incidente stradale subisce danni ingenti, è pari al valore del veicolo ossia € 2000,00. Quindi con quel risarcimento dovrebbe potersi ricomprare un’auto analoga (modello e condizioni) a quella che aveva riportandosi quindi nelle condizioni ante incidente. Purtroppo non si tiene in considerazione il fatto che probabilmente il danneggiato non riuscirà a comprare un auto con questa cifra. Cinico ma ineccepibile.

La teoria sta in quel condizionale, ed è lì che verte la discussione ma la colpa non è della regola ma delle quotazioni di mercato che spesse volte sono irreali.
Il danneggiato dice che la tua auto, del valore di € 2.000,00,  fa lo stesso servizio di una da €15.000,00, ma perché non da € 35.000,00 ? Ti porta da un luogo ad un’altro con il confort e gli accessori che a te servono e bastano, come farebbe un’auto da € 15.000,00 ma anche da € 35.000,00. Il problema è che per il mercato quell’auto vale sempre e comunque €.2.000,00.
Il valore che hai in mano è quello, quel che tu ne fai è ininfluente. Se qualcuno te ne causa la perdita, il risarcimento della compagnia assicurativa che ne deriva non potrà che essere pari al valore che hai perso.

Quale sono le Soluzioni?

Se proprio si vuole sistemare il proprio mezzo recarti presso ad un riparatore e fai una lista di ricambi. O pure cerchi su mercato quelli di concorrenza e/o usati. In questo modo si può abbattere i costi ed ottenere una riparazione in economia. In tal senso se la riparazione sarà ad esempio di € 3.000,00 a fronte del valore dell’auto di € 2.000,00. La compagnia assicurativa vista la buona fede ed impegno intrapreso dal danneggiato, andrà sicuramente a pagare il danno.

Come si Calcola Il Risarcimento su Riparazione Antieconomica?

in sostanza la liquidazione dovrà essere la somma di queste voci:

Nel caso in cui non sia fattibile possibile riparare il mezzo danneggiato non resta altro che far demolire la propria vettura ma tener presente che oltre al valore del mezzo al momento dell’evento la compagnia dovrà risarcire anche altre spese avendo cura di non farsi detrarre alcuna spesa di relitto auto;

  • valore ante sinistro auto;
  • spese nuova immatricolazione di vettura di pari cilindrata e KW.;
  • spese soccorso e deposito se documentate;
  • spese bollo non goduto;
  • eventualmente anche spese sosta per reperire nuova auto analoga su mercato (quantificata in una settimana lavorativa).

Foto

by surang on https://www.flaticon.com/authors/surang

by B. Stelvio, Studio Biondi.

Andare a lavorare in Bicicletta: Quello che Dovreste Sapere

Andare a lavorare in Bicicletta: Quello che Dovreste Sapere

Dopo un lungo periodo di pausa forzata ci prepariamo per ritornare a lavorare. La domanda nasce spontanea, prendere i mezzi pubblici e mettere a rischio la nostra salute? O andare a lavorare con la bicicletta?

Bene, come dobbiamo andare a lavorare? forse è ora di cogliere l’occasione per tirare fuori dal garage la vecchia bici e cominciare a pedalare. Se non hai una bicicletta, valuta la possibilità di comprarne una. Sarebbe anche opportuno prendere un casco per proteggersi contro malaugurati incidenti.

Alcune Regole per Andare in Bicicletta

Ora se hai tutto quello che ti occorre la strada (o pista ciclabile sta chiamando. Dovresti semplicemente salire sulla bici e andare avanti? Beh, dipende. Se sei nuovo nel ciclismo o non pedali da quando eri giovane, è sempre bene familiarizzare con alcune nozioni di base sul ciclismo.  

Innanzitutto, fai conoscenza – o riappropriati – delle regole del ciclismo su strada. Molto di questo è buon senso, ma è un passaggio cruciale per garantire la propria sicurezza e quella degli altri. Oltre al codice della strada possono essere utili alla circolazione con velocipedi anche alcuni consigli pratici e di sicurezza reciproca.

Prima di prendere la bicicletta per andare a lavorare ricordati di:

Rispettare tutti i segnali stradali;

Guidare con il flusso del traffico;

Non pedalare sui marciapiedi;

Precedenza ai pedoni;

Utilizzare i segnali manuali quando si gira;

Resta sul lato destro della strada, non zigzagare nel traffico;

La Condotta di Guida

È  bene accennare brevemente anche a quella che deve essere la condotta di guida che i ciclisti devono tenere perché, se lo sforzo dell’Amministrazione Provinciale è quello di individuare spazi riservati e protetti per la circolazione delle biciclette.

D’altra parte il Nuovo Codice della Strada individua in modo molto dettagliato quale deve essere il comportamento su strada dei velocipedi, per cui il raggiungimento di adeguati livelli di sicurezza deve necessariamente passare anche attraverso un intenso lavoro di educazione stradale.

Innanzitutto una bicicletta deve rispettare tutti gli obblighi degli altri soggetti che normalmente transitano sulle strade. Rispettando così tutti i limiti alla circolazione che vengono fissati dalle autorità competenti. Inoltre l’art. 182 impone altri limiti specifici per i velocipedi, obbligando i ciclisti all’uso delle piste ciclabili nei tratti esistenti e solo in caso contrario questi possono utilizzare la normale sede stradale.

In tal caso devono procedere su unica fila quando lo richiedano le condizioni della circolazione. Comunque mai affiancati in numero superiore a due. Fuori dei centri abitati devono sempre procedere su unica fila salvo in presenza di un minore di dieci anni che deve porsi sulla destra di uno di età maggiore.

Nel caso i ciclisti siano di intralcio o pericolo per i pedoni, devono condurre il veicolo a mano. Così facendo sono completamente assimilati a pedoni di cui devono rispettare le normali regole di condotta diligente e prudente.

Cosa Succede se hai un Incidente in Bicicletta?

Nel “andare in bicicletta” se sfortunatamente potresti avere un incidente contro un’auto, un altro velocipede, una moto od un pedone, devi sapere che in caso  tu abbia torto devi risarcire i danni procurati di “tasca” propria andando sicuramente ad intaccare il bilancio domestico/familiare.

Per scongiurare questo devi sapere che esistono delle polizze assicurative specifiche per proteggere economicamente il conducente di una bicicletta.

Queste hanno anche un costo esiguo ed a portata di tutti, quindi è consigliabile averne una prima di mettersi in sella ed affrontare il traffico cittadino.

È Bene Conoscere il Codice Stradale

Circolare in sella ad un velocipede contempla conoscere le regole della circolazione stradale. Potrebbe fare comodo dare una sbirciatina all’art.182 Con un velocipede si può circolare su pista ciclabile, ma se sprovvista anche su carreggiata urbana o extraurbana.

Per la propria incolumità e quella degli altri  è necessario tenere un comportamento più responsabile. Per questo motivo è molto importante la conoscenza del codice stradale in merito alla circolazione di questi veicoli.

A tal proposito vedere l’art.182 e successive modifiche nel 2010 specialmente per quanto concerne l’obbligo  di   indossare  il   giubbotto   o   le   bretelle retroriflettenti ad alta visibilità durante le ore notturne e gallerie. Il mancato rispetto della norma prevede una sanzione.

Inoltre Art. 146. Regolamento di Attuazione, Attraversamenti ciclabili prevede:

1. Gli attraversamenti ciclabili per garantire la continuità delle piste ciclabili nelle aree di intersezione.

2. Gli attraversamenti ciclabili sono evidenziati sulla carreggiata mediante due strisce bianche discontinue, di larghezza di 50 cm; con segmenti ed intervalli lunghi 50 cm; la distanza minima tra i bordi interni delle due strisce trasversali è di 1 m per gli attraversamenti a senso unico e di 2 m per gli attraversamenti a doppio senso. Per sapere di più.

3. Analogamente a quanto previsto dall’articolo 145, comma 4, sulle strade ove è consentita la sosta, per migliorare la visibilità, da parte dei conducenti, nei confronti dei velocipedi che si accingono ad impegnare la carreggiata, gli attraversamenti ciclabili possono essere preceduti, nel verso di marcia dei veicoli, da una striscia gialla a zig zag, del tipo di quella di cui all’articolo 151, comma 3, di lunghezza commisurata alla distanza di visibilità. Su tale striscia è vietata la sosta.


La Postura Conta

È anche utile controllare la postura in bicicletta prima di percorrere la strada.

Una postura corretta migliora le prestazioni, aiuta ad evitare incidenti e dolori muscolari.

Le cose principali da ricordare sono mantenere la testa alta e la parte superiore del corpo rilassata e tenere sempre i pollici attorno al manubrio.

Per quanto allettante sia guidare mentre ascolti la tua musica preferita, è meglio non usare le cuffie mentre pedali. Devi essere in grado di sentire qualunque segnale la strada ti possa lanciare, che si tratti di macchine dietro o davanti a te, o di un’ambulanza o di una macchina della polizia che cerca di oltrepassare.

Gomma Bucata???? Non la Giornata di Lavoro

Come nei film di terrore quando serve, il telefono non funziona o la batteria è scarica ….. meglio pensare a questo prima di uscire di casa.

Non è essenziale, ma potresti anche voler acquistare un kit di riparazione per bici ed imparare a riparare una gomma a terra. Sapete su youtube si trova di tutto anche dei validi tutorial su come si  ripara una camera d’aria forata.

È probabile che ne avrai uno a un certo punto! Le forature sono il problema tecnico più comune che incontrerai, ma sono facili ed economiche da risolvere.

Con una modica spesa si può premunire di  tutto ciò che serve per la riparazione. Alcuni attrezzi indispensabili da tenere a portata di mano: una pompa portatile, una chiave per bulloni, una camera d’aria di scorta (se stai pianificando di pedalare su lunghe distanze, o uscendo in campagna, dovresti assolutamente portarteli addosso).

Adesso sapete e avete tutto ciò che occorre per cominciare a pedalare. Ricordate pedalare è anche un sport sano che contribuisce a migliorare la salute.

Fate sapere quale soluzione avete  escogitato per andare a lavorare.